venerdì 7 marzo 2014

Come NON allevare le lumache -una storia di bava-

Un giorno ho trovato due lumache nell'insalata (quelle senza guscio per intenderci, i lumaconi che spuntano dopo la pioggia), così ho deciso di allevarle in un terrario improvvisato dentro una bottiglia di plastica.
Non sono morte. Sono scappate, in qualche modo, ci sono riuscite. 
Oppure si sono mangiate a vicenda. Oppure si sono disciolte magicamente nel terriccio. Qualsiasi altra ipotesi è ben accetta. 
Questo avrebbe dovuto farmi capire molte cose.

La lumaca adulta l'avevo chiamata Giorgio/a, credevo fosse ermafrodita come la maggior parte delle lumache, la lumachina mignon invece, con grande interesse e fantasia si era beccata lo stesso nome, ma adatto alle sue dimensioni, ovvero Giorgino/a (per lo stesso motivo di prima, ho supposto fosse ermafrodita).

Le giornate scorrevano tranquille con i miei nuovi amici.
Avevo costruito un terrario degno del miglior riciclo, il terriccio lo avevo recuperato dal vasetto del mio amato Bonsai, morto prematuramente forse per mancanza di sole e non di amore. Non ha avuto tempo di firmare le sue ultime volontà ma di sicuro sarebbe stato felice di donare il suo terriccio a delle indifese lumache orfane. Per rendere più confortevole quel pezzettino di campo in miniatura ero riuscita perfino a metterci delle pietruzze di fiume e piccoli ciottoli, direttamente recuperati dalla mia collezione estiva. 
Era tutto così bello, donavo il mo affetto completamente a Giorgio/a e Giorgino/a, annaffiavo con regolarità il terrario per mantenerne l'umidità, esponevo alla luce la mezza bottiglia di plastica, compravo la loro insalata preferita, così da non fargli mancare un'alimentazione corretta.
Insomma la vita sembrava scorrere magnificamente...
Poi un giorno mi accorsi che Girgino/a si nascondeva sotto le pietruzze e non veniva fuori nemmeno per mangiare o quando innaffiavo il terrario, già da lì ho iniziato ad avere qualche sentore, mi puzzava questo comportamento (e non solo perché puzzavano le lumache).
Ad un certo punto Giorgino/a scomparve, l'ho cercato sotto le pietre, sotto le foglie di lattuga, sotto il terriccio dove era solito stare, ma niente, nessuna traccia di bava sulle pareti, nessuna traccia sul davanzale della finestra, scomparso.
L'unica ipotesi plausibile era che fosse scappato attraverso i buchi della pellicola che avevo posto sull'improvvisato terrario, ma perché abbandonarmi così, improvvisamente e senza nemmeno un biglietto di addio! Sono stata giorni a tormentarmi su cosa avessi sbagliato con lui, era troppo piccolo forse, aveva bisogno di più affetto o di meno acqua... Giuro mi ero informata tantissimo su come fare.
Con tanta tristezza non restava che rassegnarmi al presunto rapimento alieno di Giorgino/a e dedicarmi all'unico superstite del piccolo ecosistema in bottiglia. 
Così tutta speranzosa ammiravo Giorgio/a nelle sue giornate da nullafacente sotto le foglie di lattuga verde, che cambiavo regolarmente con attenta cura materna, ma forse non lo ero abbastanza, perché ad un certo punto anche Giorgio/a iniziò a non mangiare più e a nascondersi sotto anfratti illusori scovati nel terriccio del Bonsai. Panico. Dolore profondo e tristezza infinita. Non sapevo che fare. Non poteva abbandonarmi anche Giorgio/a. Non potevo lasciarlo morire/sparire/rapire/liquefare... ecc!

Purtroppo i miei sospetti furono del tutto fondati quando una mattina trovai con sgomento il terrario vuoto, un piccolo desolato pezzettino di terra completamente vuoto, umido e freddo. 
Anche Giorgio/a non c'era più. Fuggito, rapito, morto... Non potevo accettarlo.
Ho atteso giorni e giorni, continuando ad annaffiare quel piccolo paesaggio inerte, cercando delicatamente tra le pietruzze e il terriccio il mio amichetto, magari era semplicemente a riposo sotto terra (non nel senso di morto, che avete capito!). Invece tutto fu inutile. 
Ancora oggi non so se sentirmi in colpa per averli fatti secchi (proprio secchi nel senso di prosciugati) o sentirmi in colpa per non essere stata capace di dare amore a sufficienza, a due piccoli e viscidi animaletti tanto carini. Voglio credere che Giorgio/a e Giorgino/a siano ancora vivi e che siano stati talmente scaltri da riuscire a sfuggire. 
Non so, però anche gli alieni potrebbero averci messo lo zampino!

Morale della storia: Non allevare esseri viventi, piante o animali, se non sei capace. 
A mia discolpa voglio dire che il mio intento era solo quello di salvare le lumache dalla spazzatura e da una morte "certa" ben più atroce. 

Ciao Giorgio/a, Giorgino/a insegnate agli angeli come sbavacchiare in giro
Lumaca del genere Limax - proprio come i miei amichetti - 

2 commenti:

  1. già ti avevo scritto facendoti i complimenti per il blog non vedo il commento pubblicato quindi mi ripeto. Complimenti per il blog. Sicuramente è ben scritto e originale. Fare qualcosa di diverso non è facile. Rispetto a tutti gli altri che fanno la solita solfa. Continua cosi. Ciao Ciao.

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    1. Grazie mille, sono felice ti piaccia e che apprezzi. a presto

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