martedì 13 maggio 2014

Quelle volte quando il rumore è positivo

Ci ho riflettuto molto negli anni e ne ho anche avuto prove tangibili, per cui sono arrivata oggi ad una conclusione, per me davvero positiva. 
Ciò di cui sto parlando sono i vantaggi e svantaggi di vivere a ridosso di una grande strada trafficata giorno e notte. Si lo so non è un argomento forte di spiritualità e poesia, o di quanto più profondo esista, ma io credo che tutto questo abbia dei risvolti importanti nella vita quotidiana di ognuno di noi. 
Una volta abituati al motorino che sfreccia rumorosamente a mezzanotte sotto finestra, dopo essersi assuefatti allo scrass cross puf brum dei camioncini della spazzatura e ormai consapevoli che il tremolio della scrivania non vuol dire terremoto ma bensì autobus delle 18:33, il restante dei rumori di strada hanno il loro perché e anche il loro lato positivo.
Mi spiego meglio.
Durante le mie ultime trasferte tra case e città diverse, mi sono sempre ritrovata a vivere in un luogo "tranquillo e silenzioso"a detta dei padroni di casa "ideale per vivere, studiare e riposare la notte" e in effetti è stato così. Il quartiere e il palazzo erano sempre composti da rispettabili vecchiette e poche famiglie con figli ormai troppo grandi per giocare a palla in salotto, ma evidentemente ancora non molto adulti per riuscire a chiudere il portone d'ingresso senza far crollare l'intonaco, la strada su cui si affacciava il palazzo in questione, dopo una certa ora (in cui le vecchiette erano già nella fase rem), era tipo il deserto con balle di erba secca del farwest. Non sentivi una macchina neanche a pagarla, non esistevano persone impavide di passaggio, all'infuori di rassegnati padroni costretti ad uscire in pantofole per far toelettare il proprio cane.
Ebbene tutto sembrerebbe perfetto per una pace quotidiana in cui riuscire a svolgere le proprie mansioni di vita, ma in realtà, fidatevi, è stato estremamente noioso, alienante e del tutto demotivante, ogni volta.
Oggi invece, come si sarà già capito, ho cambiato location per non so più quale -esima volta, quindi ho potuto fare un buon confronto tra le parti e quello che ho realizzato è in effetti ciò per cui finalmente posso dire di sentirmi a casa, o per lo meno come se fosse casa mia, in una città che intendo fare diventare parte di me più di quanto non lo sia già.
I lati negativi di vivere in una strada con traffico nelle ore di punta e inoltre pronto soccorso nelle vicinanze, come già dicevo all'inizio, sono senz'altro i rumori molesti di ogni mezzo di trasporto a motore esistente, per non parlare dello smog che inevitabilmente si respira, ma allora, forse starete pensando, che lati positivi potrà mai avere una via così?!
Di sicuro i miei personali motivi di vantaggio sono molto aiutati dalla posizione ad un piano non proprio sulla strada, ma molto più in alto, della casa e dalla presenza di infissi con doppi e tripli vetri presenti in tutte le stanze, soprattutto ringrazio la buona norma degli autisti di questa città di non suonare il clacson ad ogni incrocio, ma quello che posso dire a mia discolpa è che questa attenta analisi dei lati positivi ha avuto un'ottima conferma emotiva, di cui mi fido più di chiunque altra cosa.
Per arrivare finalmente al punto in questione, ho questa cosa che mi attrae: adoro vivere dove posso vedere la vita degli altri, osservare dalla finestra le persone è come far parte della loro esistenza per pochissimi istanti. Detta così potrebbe sembrare che io sia una guardona, l'impicciona che passa le sue giornate a spiare i vicini dalla finestra, ammettetelo lo avete pensato! 
Naturalmente non lo sono affatto, semplicemente quando si vive in una zona così frequentata è inevitabile e spesso non ne siamo consapevoli, ma la vita degli altri ci scorre davanti agli occhi di continuo, velocemente scompare così come è arrivata, alla fine non sapremo mai il nome o la storia di quelle persone, ma la cosa che rimane è quell'attimo in cui ci siamo sentiti meno soli, in cui abbiamo alzato gli occhi dalla scrivania e abbiamo visto altri mondi oltre il vetro. Tutto questo cambia le giornate, il rumore delle macchine diventa un tutt'uno con il nostro quotidiano e in un certo senso ci fa sentire parte del mondo anche se quel giorno non abbiamo potuto vivere il nostro per chissà quali motivi. 
Abitare in una casa con una strada trafficata accanto non è mai noioso, infatti le vecchiette non hanno il comando del quartiere, forse un po' del palazzo se proprio la sfortuna ci perseguita, per cui non esiste coprifuoco notturno e se la sera decidiamo di andare a buttare la spazzatura incontriamo sempre qualcuno che non è ancora tornato a casa e non vede l'ora di farlo, il vantaggio sta nel fatto che noi invece siamo già in tuta, abbiamo cenato e ci basta attraversare la strada per rimetterci comodi sul divano. Inoltre dopo l'ora di pranzo quando tutti sono già tornati a casa, è sempre possibile ascoltare la musica latino-caraibica proposta dal ragazzo truzzo di turno a bordo della sua macchina stereofonica con bassi alti, altissimi, a me fa sempre tanto ridere, è un attimo poi scatta il verde del semaforo e il tizio preme con tutte le sue forze il piede sull'acceleratore e adios amigo
Insomma non trovate anche voi che tutto questo sia molto meglio di un quartiere "silenzioso e tranquillo" in cui non senti neanche gli uccellini, perché anche loro di certo si annoiano e si spostano altrove a fare i cori uccelleschi di voci bianche. 
Per un ultimo vorrei lasciarvi con una chicca che si presenta assiduamente ogni fine settimana che si rispetti, x-factor lo hanno inventato così: non può mai mancare il gruppo di amici evidentemente molto allegri che, a suon di vino e birra, intonano vere e proprie opere degne dei migliori teatri d'Italia. Spesso c'è anche un solista, un tenore di alto grado, che rimasto indietro dal gruppo o già da solo nel rientro a casa, non limita assolutamente le sue corde vocali e tira fuori suoni canori non ancora inventati, ma devo dire le parole sono molto toccanti. Applausi signori!